Pubblicato in Prima pagina il 6 ottobre 2020
La CGIL ha sempre creduto nella necessità di farsi carico dell’odioso problema delle molestie e del mobbing nei luoghi di lavoro come problematica importante, capace di far soffrire donne e uomini e di turbare il clima aziendale e anche la produttività nel lavoro. Ricordiamo che in Veneto 1 donna su 9 dichiara di essere stata esposta a episodi di questo tipo e che una larga parte di esse non ha avuto il coraggio di denunciare. Questi fenomeni, purtroppo, non riguardano solo le donne ma anche uomini, soprattutto se giovani, precari o di diverso orientamento sessuale.
Dopo gli accordi firmati nel 2016 con tutte le Associazioni datoriali vicentine, dopo che alcune aziende hanno recepito gli accordi anche se in modo parziale, dopo un lungo percorso formativo promosso dalla Consigliera di parità provinciale, dopo molte assemblee, la Cgil ha aperto uno SPORTELLO MOLESTIE a cui si sono rivolte finora 34 persone, 28 donne e 6 uomini. Si è trattato nella maggior parte dei casi di comporti scorretti e violenti da parte dei superiori, in 13 casi di mobbing (vero o presunto), in 5 casi di molestie sessuali, in 1 caso di stupro. Sono intervenuti i nostri uffici e i nostri legali, siamo intervenuti con le aziende, con diversi epiloghi (licenziamento, dimissione, abbandono...)
Poiché, però, il compito sindacale è PREVENIRE, curare, riabilitare e poiché sul tema c’è già molto, tra Leggi, Contratti nazionali e aziendali e accordi, quando qualcuno si rivolge allo Sportello per il sindacato è una sconfitta -come lo è ogni infortunio sul lavoro- perché significa non avere fatto prevenzione, non avere visto, non avere capito o forse le vittime hanno avuto paura o si vergognavano… Anche questi sono problemi veri, che non vanno minimizzati. Va ricordato poi che il nostro tessuto produttivo è di piccola impresa, dove nessuno controlla, pochi intervengono, la paura è tanta...
Per affrontare meglio questi problemi la Cgil vicentina ha proposto a tutti i suoi funzionari un corso di formazione che si è tenuto nei giorni 29 settembre e 1 ottobre. Sono stati quarantacinque i funzionari coinvolti, delle categorie e dei servizi.
A condurre il percorso una ex Consigliera di parità regionale, una Counselor nonché supervisore delle attività dello Sportello. Il punto di partenza è stato un caso concreto e molto doloroso e complicato, ovvero uno stupro in un luogo di lavoro.
Questi gli obiettivi del corso:
1) capire meglio i problemi, conoscere bene normative e accordi, promuovere cultura del rispetto dell’altro anche nei luoghi di lavoro, affinare le modalità con cui approcciarsi al tema, che è assai diverso dai temi classici sindacali.
2) condividere la linea da tenere con le Associazioni datoriali e le singole imprese.
3) affinare le relazioni da tenere con le Istituzioni come Spisal, Ispettorato del lavoro, Consigliera di parità, Questura… e con la rete delle Associazioni che nel territorio affrontano ogni giorno problematiche molto gravi come la violenza sulle donne e sui bambini, ovvero i Centri antiviolenza.
Per noi deve essere una ripartenza. Vogliamo migliorare la nostra azione, per essere più utili alle donne e agli uomini che, anche su questo, hanno bisogno di noi.
Ricordiamo che il numero di telefono dello Sportello è il 342 7721938.
Marina Bergamin - resp.politiche di genere Cgil Vicenza
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