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Camera del lavoro territoriale di Vicenza

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Chi è la Filcams

F.I.L.C.E.A. (Commercio)


La prima Società di Mutuo Soccorso fra commessi e impiegati privati del commercio risale al 1854 circa.

Dalle Società di Mutuo Soccorso derivano, all’inizio del Secolo, le UNIONI DI MIGLIORAMENTO fra commessi e impiegati del commercio di competenza territoriale.

Le prime norme contrattuali scritte, ad opera di tali unioni, risalgono al 1893 (Milano), per Genova al 1909:

- Miglioramento delle condizioni ambientali,
- Migliori condizioni morali,fisiche, materiali, di igiene, di dignità, di decoro, di benessere

      Negli anni seguenti i commessi ed impiegati del commercio si batteranno per:

- Riposo festivo settimanale
- Assistenza malattia
- Riduzione giornata lavorativa
- Congedi annuali pagati

Il Congresso di Bologna della Confederazione Nazionale dell’impiego privato(cui aderiva la Federazione dei commessi) si propone di procurare una legge sul contratto di lavoro ed in subordine alla codificazione delle consuetudini locali.

La conquista della legge ha caratterizzato l’attività sindacale di questa categoria per tutto il quindicennio. Il primo decreto è del 1919 e " media sulle condizioni di fatto vigenti in materia attraverso gli usi e le consuetudini locali".

La Confederazione dell’impiego privato fu una delle tre Organizzazioni Sindacali ad aderire all’Internazionale Sindacale Rossa a Mosca.


F.I.L.A.M.(ALBERGHI e MENSE)


Per quanto riguarda il settore del turismo, nel 1911 si svolge a Firenze, per iniziativa dei lavoratori degli alberghi e delle mense toscane, il Congresso costitutivo della FILAM (Federazione Italiana Lavoratori degli Alberghi e Mense) .

In una prima fase la sua sede centrale fu collocata a Firenze, successivamente il 2° Congresso Nazionale della FILAM decide di trasferire la sede centrale a Milano, dove c’era la sezione più numerosa, con circa 4.500 iscritti.

In questo periodo si ebbero scioperi memorabili ( 1918/1920) che portarono a conquiste complessive di portata storica per la categoria:

- I contratti provinciali di lavoro che segnarono per la categoria, e in rapporto alle altre nazioni, un avanzamento decisivo e un notevole rivoluzionamento per le condizioni dei lavoratori nelle aziende;
- La percentuale di servizio sostitutiva della mancia che era l’unica forma di salario;
- Le colonie climatiche balneari per i figli bisognosi dei dipendenti.

IL PERIODO FASCISTA

La maggioranza del gruppo dirigente della Confederazione Nazionale dell’Impiego Privato non si oppose al fascismo con forza e lungimiranza, ma preferì rifugiarsi in una politica di gestione quotidiana dell’esistente.
La FILAM , nel settore del Turismo, fu invece più combattiva ed oppose una resistenza più energica al fascismo: promosse numerosi scioperi ed agitazioni fino al 1924.
Molti lavoratori e dirigenti subirono persecuzioni e parecchi di loro furono condannati dal Tribunale speciale ( il Segretario Nicola fu prima confinato e poi condannato a 16 anni di reclusione), alcuni caddero in Spagna o nella guerra partigiana.

Il 2 ottobre 1925 con il PATTO VIDONI la CGL ed i sindacati liberi vennero, di fatto, esautorati.

Con la legge ROCCO sull’ordinamento sindacale a base corporativo, si costituisce la Confederazione Nazionale dei Sindacati Fascisti del Commercio, ripartita in varie federazioni di categoria:( turismo e ospitalità, commercio alimentare, commercio abbigliamento, arredamento e merci varie, portierato, aziende e studi professionali, ausiliari del commercio), suddivise a loro volta in Sindacati di settore o branca merceologica.

L’ordinamento contrattuale fascista dei lavoratori del Commercio (albergo mensa) risulta chiaramente improntato all’interesse dei maggiori gruppi imprenditoriali per i quali si stipulano speciali accordi peggiorativi, rispetto alla categoria, sulle condizioni dei lavoratori dipendenti.


IL DOPOGUERRA

I primi Sindacati dei Lavoratori del Commercio del dopoguerra si ricostituiscono nell’Italia Centrale verso la fine del 1944.

Nel 1945, ad iniziativa dei dirigenti provinciali di Firenze-Milano e Torino, si svolgono i primi convegni per la ricostituzione della Federazione dei lavoratori del Commercio, seguiti da un Congresso costitutivo (Roma 27 ottobre 1946) da cui nasce la FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI COMMERCIO E AGGREGATI (FILCEA).

Il VI Congresso della FILCEA (Roma 19/3/1960) deciderà di partecipare, con l’analogo Congresso della FILAM, alla costituzione della FILCAMS (FEDERAZIONE ITALIANA DEL COMMERCIO,TURISMO E SERVIZI).

NASCITA DELLA F.I.L.C.A.M.S./C.G.I.L.


Il 18/3/1960 nel salone dalla CGIL di Roma, i delegati eletti nei Congressi Provinciali della FILAM (Federazione Italiana Lavoratori Alberghi Mense e Termali) si riuniscono, in seduta separata, per la discussione e l’approvazione dell’unificazione con la FILCEA (Federazione Italiana Lavoratori del Commercio e Aggregati).

Approvato l’ordine del giorno, svolge la relazione a nome della Segreteria Nazionale, il Compagno Adolfo ZANELLA, (per anni dopo l’unificazione, Segretario della FILCAMS di Genova responsabile della zona Tigullio ) sul tema: le ragioni dell’unificazione dei lavoratori del turismo con i lavoratori del commercio.

Il padronato attraverso l’appoggio che gli viene dall’ordinamento politico, va rafforzando sempre di più il suo potere. La sua organizzazione artigianale di un tempo (divenuta organizzazione di tipo monopolistico), unita al padronato dell’industria e dell’agricoltura, tende a far indietreggiare la democrazia e restringere la libertà. I suoi obiettivi non sono solo quelli di ricacciare il mondo del lavoro ai margini delle attività e dello sviluppo della nazione, ma anche quello di negare ai lavoratori, ai sindacati, il compito che spetta loro nella costruzione di una società democratica.

In contrapposizione a ciò i lavoratori, nel raggiungimento dell’obiettivo della ricostruzione dell’unità sindacale, prendono coscienza dei compiti che i tempi assegnano loro, e passano all’attacco della roccaforte padronale.

La categoria dei lavoratori degli Hotel,, ristoranti, distribuzione commerciale, agenzie turistiche, farmacie, barbieri, ecc.., non sono certo da meno delle altre categorie (e con la lotta degli ultimi anni hanno dimostrato la loro maturità e capacità combattiva).

Pertanto l’approvazione già data nelle provincie, alla Federazione unificata, stà a dimostrare il grado di maturità della categoria che è conscia di dover portare avanti dei compiti sempre più importanti a fianco delle più forti categorie di lavoratori del nostro paese.

I Congressi provinciali FILAM/FILCEA hanno indicato le rivendicazioni immediate e future:

- modifica di alcuni istituti contrattuali

- necessità di apportare modifiche a leggi esistenti
e farne approvare delle nuove
- importanza ruolo sindacale
-volontà di batterci affinchè la forza che proviene dalla categoria non si perda tra le altre categorie

Il rafforzamento del Sindacato di categoria è tanto più necessario in questo settore in quanto la massa dei lavoratori estranei all' organizzazione è tra le più consistenti.

Oltre che necessario, tale rafforzamento si presenta con carattere di urgenza per i pericoli insiti nella presenza diretta e nell’espansione nel settore delle attività terziarie del monopolio e del capitale finanziario, e perché il Sindacato si propone, proprio in questo settore, un salto qualitativo della sua azione rivendicativa sul piano economico, sociale e contrattuale.


Dopo la relazione e il dibattito, viene approvato l’ordine del giorno ed eletti i membri degli organi congressuali.

Sempre nel corso dell’assemblea congressuale sull’unificazione, il Segretario Nazionale della FILCEA Domenico GOTTA, dichiara che:

Nell’epoca moderna, in presenza di rapida evoluzione dell’assetto economico delle attività terziarie della distribuzione, l’organizzazione sindacale non può rimanere frazionata nella sua struttura e nei suoi orientamenti.
Dall’altra parte il padronato è fortemente unito in seno ad unica grande confederazione, la Confcommercio.
Sarebbe ben strano che, di fronte a questa unità, proprio i lavoratori ed i lavoratori aderenti alla CGIL si mantenessero divisi.

Sulla relazione di GOTTA, intervengono numerosi delegati i quali, tutti, riaffermano l’esigenza dell’unificazione, sottolineandone i riflessi positivi su tutta la vita e l’attività dell’organizzazione.

L’assemblea si conclude, come già quella della FILAM, con la votazione all’unanimità e con acclamazione dell’ordine del giorno sull’unificazione.

ROMA 18-21 MARZO 1960
6° CONGRESSO NAZIONALE


Il 19 marzo 1960 ha inizio il Congresso che ha portato alla decisione unanime di tutti i lavoratori e rappresentanti delle due Federazioni, alla confluenza in un unico grande Congresso che segnerà una data importante per i lavoratori delle distribuzione delle merci, dell’ospitalità turistica, dei servizi.

Il 21 marzo viene approvato lo statuto della nuova FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI COMMERCIO-ALBERGHI-MENSE-SERVIZI (FILCAMS)

-FOSSA FRANCO (Ge)

- PODESTA’ MANLIO (Ge)
- ZANELLA ADOLFO (Tg)

vengono eletti nel nuovo Comitato Esecutivo della costituenda FILCAMS.

GOTTA DOMENICO è il Segretario Nazionale FILCAMS

ORDINE DEL GIORNO DEL 6° CONGRESSO


Udita la relazione della Segreteria Nazionale in ordine all’unificazione della FILCEA e della FILAM e preso atto che tale unificazione sul piano politico-sindacale apre nuove e più ampie prospettive di sviluppo di azione e perciò di rafforzamento per i lavoratori del grande settore del Commercio , del Turismo e dei Servizi.

Convinti che l’unificazione non intende eliminare il patrimonio morale, ricco di tradizioni di assoluta fedeltà alla causa e interessi dei lavoratori delle diverse categorie ma, anzi, ereditandone a tutti i fini gli ideali sociali ed umani, si intende procedere alla fortificata strutturazione delle varie categorie mediante la formazione dei Sindacati di categoria o di settore omogeneo.

Interprete della volontà dei lavoratori espressa nei rispettivi Congressi provinciali e per superare l’attuale divisione del settore terziario che è motivo di debolezza nei confronti di un padronato unito da comuni interessi nell’ambito della Confcommercio, il Congresso, con voto solenne, delibera all’unanimità di approvare l’atto di unificazione tra le due Organizzazioni Sindacali FILCEA e FILAM e la contemporanea costituzione di una Federazione Nazionale Unificata.

Roma 18 marzo 1960


La Federazione Unificata doveva essere costituita sulla volontà dei Sindacati e non come atto di imposizione.

Per questo è stata lasciata ogni più ampia libertà di scelta di adesione a questa iniziativa.

Infatti la FILAI ( Federazione Italiana Lavoratori Ausiliari Impiego, Portieri, Guardie Giurate,Domestici,Imprese Pulizia),mentre in un primo tempo aderì, alcuni mesi prima dell’unificazione, dichiarava attraverso il parere dell’Esecutivo, di non desiderare ancora di entrare a far parte della Federazione Unificata, senza tuttavia respingere una linea pregiudiziale a tale eventualità.

Infatti detto accorpamento sarà di fatto promosso nel 1974.


Il 4°Congresso Nazionale FILCAMS (Montecatini 23/27 Aprile 1974) sancisce in modo definitivo l'unificazione tra la FILCAMS e la FILAI.

Con la FILAI, e con le diverse esperienze maturate nel corso degli anni, si crea una grande Federazione del Commercio,Turismo e Servizi.

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